Dintorni

Le città d'arte di Lucca, Pisa, Pietrasanta e Sarzana; il Golfo dei Poeti con Lerici, Portovenere, Tellaro e le meravigliose Cinque Terre. La natura delle Alpi Apuane e i castelli della Lunigiana: Villa Gilda si trova proprio al centro di un territorio ricco di storia, natura, arte e cultura.

Una cinta muraria, perfettamente intatta, che racchiude un centro storico tra i meglio conservati del Bel Paese. È questa l’immagine che da sempre sorprende chi visita per la prima volta Lucca, capoluogo toscano rinomato per le sue atmosfere sospese e il fascino senza tempo: un patrimonio artistico e architettonico da scoprire rigorosamente a piedi.
Il nostro suggerimento è di partire esplorando le mura rinascimentali, adibite a parco urbano nell’Ottocento: nella bella stagione, non c’è niente di meglio di una passeggiata – anche in bicicletta – all’ombra degli alberi secolari che si ergono sopra i maestosi torrioni.
Il centro storico poi vi sorprenderà per un susseguirsi di stradine di pietra, palazzi cinquecenteschi, chiese e torri. Regalatevi qualche minuto di relax, seduti al tavolino di uno dei tanti caffè che si trovano ai bordi dell’ellittica Piazza Anfiteatro, così denominata perché edificata dall’architetto Nottolini sulle rovine dell’antico anfiteatro romano. E non mancate di ordinare una fetta di “buccellato”, un antico pane dolce, farcito con l’uvetta, che di solito veniva mangiato dai pellegrini che nel medioevo passavano da Lucca. A memoria che questa cittadina è stata ed è tuttora una tappa della via Francigena, soffermatevi ad ammirare il bassorilievo del labirinto che si trova sulla facciata del duomo di San Martino: scoprirete che è identico a quello sul pavimento della cattedrale di Chartres in Francia. Sosta doverosa poi, alla chiesa di San Michele in Foro. Situata nell’omonima piazza, è caratterizzata da un’elegante facciata in marmo bianco con colonne e capitelli corinzi, e a alla Basilica di San Frediano, uno degli edifici religiosi più antichi e fulcro della processione di Santa Croce del 13 settembre.
Per godere di una vista mozzafiato sulla città, salite infine sulla Torre Guinigi che ospita sulla sua sommità un giardino pensile con antichi alberi di leccio. E per gli amanti dello shopping e del buon cibo? Quattro passi in via Fillungo, ricca di negozi alla moda e botteghe artigianali e una cena in una delle tante osterie che si nascondono tra gli stretti vicoli.


Regione di borghi solitari che si ergono sulle colline della toscana settentrionale e della bassa Liguria, tra il verde sfacciato della natura e il grigio della pietra arenaria, la Lunigiana è anche nota come “terra dei cento castelli”: un territorio a volte aspro, ma estremamente suggestivo, costellato di imponenti costruzioni, arcaici e misteriosi ruderi, chiese e pievi millenarie. Una cultura, quella lungianese, che è sopravvissuta unitaria nei secoli, viva nei dialetti, nei costumi, nelle tradizioni e nella cucina: lasciatevi sorprendere dalle sue ricette tipiche, piatti semplici e saporiti, come i testaroli, i panigacci o la nutriente torta d’erbi.
Visitare questa area così vasta, può però risultare piuttosto dispersivo. Ecco quindi alcune indicazioni che potrebbero aiutarvi nella sua scoperta.
Prima tappa in Alta Lunigiana, a Pontremoli, dove si trova il castello del Piagnaro che ospita il Museo delle Statue Stele. Queste rappresentano il più antico e misterioso patrimonio della Lunigiana, nonché il suo simbolo. Si tratta di una serie astratta di figure umane maschili e femminili che furono scolpite nella pietra arenaria dalle popolazioni vissute qui tra il IV e il I millennio a.C.
Sopra Massa si trova poi il comune di Mulazzo, antico borgo un tempo feudo imperiale appartenuto alla famiglia dei Malaspina. È qui, nella famosa torre che ancora porta il suo nome, che venne ospitato Dante durante il suo esilio da Firenze. Sempre nella provincia di Massa si trova il paese di Filattiera che ospita l’antichissima Pieve di Sorano di epoca romanica e il Castello di Filattiera. Attualmente circondato da un ampio giardino un tempo aveva un fossato ed alte mura. Il suo interno è ancora visitabile.
Assolutamente da non mancare il centro storico di Bagnone. Ancora oggi conservato alla perfezione, è attraversato dal torrente omonimo e sovrastato dall’omonimo castello. Ad Aulla, si trovano poi l’Abbazia di San Caprasio ed il Museo di Storia Naturale della Lunigiana che è ospitato all’interno della Fortezza della Brunella. Tornando verso il mare, a Fivizzano, anche nota come la Firenze di Lunigiana, è possibile ammirare la piazza centrale con la fonte medicea, il Museo della Stampa e le antiche mura.
Infine a Fosdinovo, ultimo avamposto toscano prima di entrare in Liguria, è possibile visitare il castello, tuttora proprietà della famiglia Malaspina. Da vedere anche la chiesa di San Remigio, e l’Oratorio dei Bianchi.


Capoluogo della Versilia, città di cultura per vocazione e centro nevralgico della scultura contemporanea, Pietrasanta è anche conosciuta come la “Piccola Atene”, non solo per la sua tradizione secolare legata alla lavorazione del marmo, ma anche per la sua più recente capacità di attrarre artisti da tutto il mondo: personaggi come Ferdinando Botero e Igor Mitoraj hanno addirittura deciso di stabilirvisi a vivere.
E così, poco lontano dalle spiagge dorate della Versilia, questo centro storico raccolto è diventato negli anni la destinazione ideale per tutti gli amanti dell’arte e meta di un turismo ricercato e colto. Un vero e proprio museo a cielo aperto: ogni strada, piazza, piazzetta; ogni angolo, giardino, corte o cortile ospita infatti una scultura. E a testimonianza dell’intimo legame che unisce Pietrasanta alla bianca pietra tanto cara a Michelangelo, basta soffermarsi ad ammirare le raffinate decorazioni che impreziosiscono le facciate delle sue chiese. Primo far tutte l’elegante duomo di San Martino, nella piazza principale, affiancato dall’imponente Campanile che conserva al proprio interno un’incredibile scala elicoidale. Ma anche la sconsacrata chiesa di Sant’Agostino – oggi sede di mostre ed eventi- con il bellissimo chiostro meritano una visita.
Vi consigliamo di scoprire a piedi i segreti di questa cittadina. Quattro passi per le sue strade, costellate di eleganti gallerie d’arte, vecchi laboratori artigiani, boutique alla moda, locande e ristoranti. Il momento migliore per visitarla è d’estate quando in città si moltiplicano mostre, rassegne e spettacoli.


A solo mezz’ora di auto da Forte dei Marmi, là proprio dove lo “stivale” dell’Italia gira dolcemente verso ovest, si trova un’ampia e profonda insenatura, nota in tutto il mondo come Golfo dei Poeti. Un nome suggestivo, dovuto al fatto che nel corso dei secoli, questa lingua di terra che si staglia sul blu del mare della Liguria, ha attirato e ospitato artisti e letterati da tutto il mondo, come gli ShelleyPercy e MaryLord Byron, Eugenio Montale che proprio qui compose i suoi Ossi di Seppia e persino il sommo Petrarca.
Una costa frastagliata che va da Lerici a Portovenere, protetta da due promontori che troneggiano sopra piccole spiagge e borghi incantati dai colori sgargianti: Tellaro, San Terenzo, Fezzano, Le Grazie. E poi le isole, la Palmaria, il Tino e il Tinetto. Una natura selvaggia e irripetibile che lascia senza parole chiunque visiti per la prima volta questi luoghi. Non c’è da stupirsi quindi che questo Golfo, Portovenere e le sue isole siano annoverate insieme alle vicine e più famose (ma più turistiche) Cinque Terre tra i Patrimoni Unesco dell’Umanità.
Il modo migliore per ammirare questa meraviglia è dal mare, in battello. Vi suggeriamo di partire la mattina con una visita a Lerici e al suo famoso Castello edificato a partire dal 1152. Una comoda salita o l’ascensore vi porterà in cima fino alla sua piazza, da qui godrete di una vista impareggiabile su questo antico borgo marinaro e su tutta la costa. Dopo una passeggiata tra le stradine del centro e una sosta per degustare il pesce della Liguria in uno dei tanti ristoranti o trattorie, prendete il battello che vi porterà in mezz’ora a Portovenere. Sin dal traghetto, oltre ai tipici colori delle alte e strette case che punteggiano il lungomare, la vostra attenzione sarà attirata dall’antica Chiesa di San Pietro, realizzata in stile gotico intorno al 1200 proprio sugli scogli a picco sul mare e il maestoso Castello Doria, la fortezza difensiva del XIII secolo che domina dall’alto tutto il paese.


Venendo dalla Toscana, Sarzana è la prima città che si incontra in Liguria. Situata proprio nel cuore della Lunigiana, è erede diretta dell’antica Luni di epoca romana e si fregia di un centro storico cinquecentesco giunto a noi quasi intatto nella sua unicità architettonica. Dopo un mirato piano di riqualificazione urbana, è stato reso pedonalizzabile nella sua interezza e per questo piacevolmente esplorabile a piedi. La città è ancora dotata di porzioni di mura e di quattro torrioni, ed ospita ben due castelli perfettamente conservati e visitabili: la Fortezza Firmafede, di origine pisana e oggi sede di eventi, rassegne, spettacoli e mostre, e la Fortezza di Sarzanello, antica residenza vescovile situata in posizione defilata e sopraelevata rispetto alla città. Tutto il centro storico si sviluppa intorno alle due strade che collegano Porta Romana a Porta Parma, un tempo tratto fondamentale della Via Francigena. Lungo questo tragitto si incontrano moltissimi edifici di prestigio come il Teatro degli Impavidi, recentemente riaperto dopo un attento lavoro di restauro, palazzo Remedi, palazzo Podestà Lucciardi, il Municipio. Ma anche chiese, come la maestosa Cattedrale di Santa Maria Assunta, un tempo sede, insieme al Palazzo Vescovile, dell’antichissima Diocesi di Luni, e la romanica Pieve di Sant’Andrea, l’edificio religioso più antico della città, risalente alla fine del X secolo. Moltissimi sono gli eventi organizzati dall’amministrazione cittadina tutto l’anno, ma soprattutto durante l’estate. Tra questi, la Soffitta in Strada, nelle due settimane centrali d’agosto, meta ideale degli amanti del modernariato e dell’antiquariato e il Festival della Mente, a cavallo fra agosto e settembre, uno degli appuntamenti culturali più importanti d’Italia.


I cipressi che a Bolgheri alti e schietti. Van da San Guido in duplice filar…”, così comincia Davanti a San Guido, la poesia di Giosuè Carducci che ha reso celebre in tutto il mondo questo piccolo borgo nell’entroterra della Costa degli Etruschi. Ci si arriva proprio percorrendo quei cinque chilometri di viale e di cipressi che uniscono la statale Aurelia alla cittadina. La prima cosa che colpisce l’attenzione di chi visita Bolgheri per la prima volta è il Castello in mattoni rossi, perfettamente conservato, che nasconde e protegge dietro le sue mura fiabesche il centro storico.
Tra stradine di pietra, case in mattoni, terrazzi fioriti, botteghe artigianali, osterie e ristorantini, regalatevi una passeggiata in tutta calma, magari al tramonto, quando l’atmosfera si fa ancora più sospesa e il tempo si dilata in quella dimensione che tutti chiamano “Tuscany Slow Living”.
Magari, associate alla scoperta del borgo anche una vista in una delle sue famose cantine, perché Bolgheri e il suo territorio sono la patria indiscussa dei Super Tuscan, vini rossi apprezzati e ricercati in tutto il mondo, come il famosissimo (e piuttosto costoso) Sassicaia prodotto dall’azienda Tenuta San Guido, il Bolgheri Superiore, il Bolgheri Rosso, l’Ornellaia, ma anche ottimi vini bianchi come il Vermentino ed il Bolgheri Bianco. Sono infatti più di trenta aziende del territorio che si sono riunite nel Consorzio Bolgheri DOC che garantisce l’assoluta qualità dei prodotti.


Situata proprio ai piedi delle Alpi Apuane, Carrara è da sempre riconosciuta come la capitale mondiale del marmo che dalle sue cave viene estratto sin dai tempi dell’Impero Romano. Tutti i monumenti più importanti e famosi al mondo, dal Pantheon di Roma alla Grande Arche alla Défense di Parigi, tutte le statue e le sculture, dal celeberrimo Davide di Michelangelo ad Amore e Psiche di Canova, sono stati infatti realizzati con questa pietra bianca, preziosa e unica.
Sicuramente merita una visita il suo centro storio. Tappa doverosa alla bella Piazza Alberica, caratterizzata dall’imponente pavimentazione marmorea e da qui, al grandioso Duomo di Sant’Andrea edificato a partire dall’XI secolo, sulla cui facciata – rigorosamente in marmo – spicca il grande rosone.
Ma ciò che veramente non bisogna mancare è la visita ai tre bacini marmiferi delle cave di marmo di Torano, Fantiscritti e Colonnata. Il percorso per raggiungerli passa lungo il tracciato della ex Ferrovia Marmifera, un viaggio spettacolare tra ponti a strapiombo sul fiume Vara e anguste gallerie scavate nella roccia nuda. Sono ancora tante cave in attività, ma alcune sono state aperte al pubblico. Prima fra tutte la Cava di Fantiscritti, un immenso anfiteatro scavato nel cuore della montagna di marmo, oggi trasformata in Museo, e la Cava della Piana, il posto che secondo la tradizione ispirò a Dante Alighieri alcune delle sue visioni più impressionanti dell’Inferno. Infine, il bacino marmifero di Colonnata, celebre non solo per la presenza di alcune delle cave più importanti, ma anche (e soprattutto) per il suo lardo, eccellenza gastronomica unica apprezzata dai buongustai di tutti i continenti.